La pesca in apnea non è solo uno sport emozionante o un modo per procurarsi il cibo, ma potrebbe anche avere benefici sorprendenti per il nostro cervello. Recenti studi suggeriscono che questa attività potrebbe stimolare la produzione di BDNF (Brain-Derived Neurotrophic Factor), una proteina cruciale per la salute cerebrale.
Cos’è il BDNF e Perché è Importante?
Il BDNF, o Fattore Neurotrofico Derivato dal Cervello, è una proteina che svolge un ruolo fondamentale nella crescita, differenziazione e sopravvivenza dei neuroni. È spesso definito come “fertilizzante per il cervello” per la sua capacità di:
- Promuovere la neuroplasticità
- Migliorare la memoria e l’apprendimento
- Proteggere i neuroni dallo stress e dal danno
- Supportare la salute mentale generale
Livelli adeguati di BDNF sono associati a una migliore funzione cognitiva, ridotto rischio di malattie neurodegenerative e una maggiore resistenza allo stress e alla depressione.
Pesca in Ambienti Naturali e Produzione di BDNF
Mentre non esistono studi specifici sulla pesca in apnea e il BDNF, la ricerca su attività correlate offre spunti interessanti:
- Esposizione alla Natura: Uno studio di Bratman et al. (2015) ha dimostrato che l’esposizione ad ambienti naturali può ridurre l’attività nella corteccia prefrontale subgenuale, un’area associata alla ruminazione mentale negativa [1]. Questo effetto potrebbe essere mediato, in parte, da un aumento del BDNF.
- Attività Fisica all’Aperto: Rogerson et al. (2016) hanno evidenziato come l’esercizio fisico in ambienti naturali possa avere effetti positivi superiori sulla salute mentale rispetto all’esercizio indoor [2]. Sebbene non abbiano misurato direttamente il BDNF, i benefici osservati sono coerenti con un aumento di questa proteina.
Apnea e BDNF
L’apnea, componente essenziale della pesca subacquea, potrebbe avere un impatto significativo sulla produzione di BDNF:
- Ipossia Intermittente: Lavie (2015) ha discusso come l’ipossia intermittente, simile a quella sperimentata durante l’apnea, possa stimolare la produzione di BDNF come meccanismo neuroprotettivo [3].
- Stress Controllato: Loprinzi et al. (2019) hanno evidenziato come lo stress controllato, come quello sperimentato durante l’apnea, possa aumentare la produzione di BDNF, migliorando la resilienza cerebrale [4].
- Immersione in Acqua Fredda: Hermanussen et al. (2004) hanno osservato un aumento dei livelli di BDNF dopo l’immersione in acqua fredda, una condizione spesso associata alla pesca in apnea [5].
Conclusioni e Prospettive Future
Mentre la ricerca specifica sulla pesca in apnea e il BDNF è limitata, le evidenze provenienti da studi correlati suggeriscono un potenziale effetto positivo di questa attività sulla salute cerebrale. La combinazione di esposizione alla natura, attività fisica, ipossia intermittente e immersione in acqua fredda potrebbe creare un ambiente ideale per la stimolazione della produzione di BDNF.
Sono necessarie ulteriori ricerche per confermare questi effetti direttamente nella pesca in apnea. Tuttavia, i dati disponibili suggeriscono che questa attività potrebbe offrire benefici che vanno ben oltre il semplice piacere sportivo o la cattura del pesce, estendendosi alla salute cerebrale e al benessere cognitivo.
Per i pescatori in apnea, questi risultati offrono un’ulteriore ragione per immergersi nelle acque blu: non solo per la caccia e per procurarsi cibo non allevato e quindi più sano, ma anche per proteggere il proprio cervello.
Bibliografia:
[1] Bratman, G. N., Hamilton, J. P., Hahn, K. S., Daily, G. C., & Gross, J. J. (2015). Nature experience reduces rumination and subgenual prefrontal cortex activation. Proceedings of the National Academy of Sciences, 112(28), 8567-8572.
[2] Rogerson, M., Brown, D. K., Sandercock, G., Wooller, J. J., & Barton, J. (2016). A comparison of four typical green exercise environments and prediction of psychological health outcomes. Perspectives in Public Health, 136(3), 171-180.
[3] Lavie, L. (2015). Oxidative stress in obstructive sleep apnea and intermittent hypoxia–revisited–the bad ugly and good: implications to the heart and brain. Sleep Medicine Reviews, 20, 27-45.
[4] Loprinzi, P. D., Frith, E., Edwards, M. K., Sng, E., & Ashpole, N. (2019). The Effects of Exercise on Memory Function Among Young to Middle-Aged Adults: Systematic Review and Recommendations for Future Research. American Journal of Health Promotion, 33(5), 691-704.
[5] Hermanussen, M., Jensen, F., Hirsch, N., Friedel, K., Kröger, B., Lang, R., … & Siegfried, W. (2004). Acute and chronic effects of winter swimming on LH, FSH, prolactin, growth hormone, TSH, cortisol, serum glucose and insulin. Arctic Medical Research, 53(1), 45-51.