Quando pensiamo alla depressione, il primo pensiero è spesso associato a livelli di cortisolo elevati. Ma nuove ricerche svelano un legame inaspettato: il cortisolo basso potrebbe essere una causa sottovalutata di sintomi depressivi. Studi recenti mostrano come un deficit di questo ormone essenziale possa influire negativamente sulla salute mentale.
Il cortisolo: l’ormone dello stress, ma anche un alleato
Non tutto lo stress è negativo. Il cortisolo, infatti, svolge un ruolo chiave nella risposta allo stress e nella regolazione dell’infiammazione cerebrale. Penninx et al. (2021) hanno scoperto che livelli ridotti di cortisolo al risveglio sono correlati a sintomi depressivi più gravi. Questo solleva la possibilità che l’ipocortisolismo non sia solo un sintomo della depressione, ma una delle sue cause.
Cortisolo e infanzia: un rischio precoce
Ouellet-Morin et al. (2011) hanno osservato che bambini con una risposta attenuata del cortisolo presentano un rischio maggiore di sviluppare problemi comportamentali e depressivi. Questo suggerisce che i livelli di cortisolo bassi potrebbero rappresentare un marker precoce di vulnerabilità psicologica.
Cortisolo nei capelli: una finestra sul lungo termine
Stalder et al. (2017) hanno esaminato il cortisolo nei capelli, trovando che livelli più bassi di cortisolo sono spesso associati a disturbi dell’umore. Questo tipo di analisi potrebbe diventare uno strumento diagnostico innovativo per monitorare la depressione cronica.
Stress lavorativo e salute mentale
Il lavoro stressante può peggiorare i livelli di cortisolo. Grynderup et al. (2013), in uno studio su oltre 4000 dipendenti pubblici, hanno dimostrato che bassi livelli di cortisolo salivare sono associati a un incremento dei sintomi depressivi, evidenziando l’importanza di monitorare lo stress sul lavoro.
La neuroinfiammazione: un ruolo critico
La depressione è sempre più considerata una malattia infiammatoria. Il cortisolo, noto per le sue proprietà antinfiammatorie, potrebbe proteggere il cervello da infiammazioni che colpiscono la plasticità dell’ippocampo, una struttura fondamentale per la regolazione delle emozioni e la memoria.
Conclusioni: una nuova comprensione del cortisolo
Questi studi suggeriscono che il cortisolo basso potrebbe essere un fattore critico nello sviluppo della depressione. Prima di ricorrere a farmaci antidepressivi, sarebbe utile eseguire un test del cortisolo salivare per valutare eventuali squilibri ormonali. L’ipocortisolismo apre nuove strade per diagnosi e terapie più personalizzate.
Bibliografia
Stalder, T., et al. (2017). Stress-related and basic determinants of hair cortisol in humans: A meta-analysis. Psychoneuroendocrinology, 77, 261-274.
Grillon, C., et al. (2006). Cortisol and DHEA-S are associated with startle potentiation during aversive conditioning in humans. Psychopharmacology, 186(3), 434-441.
Grynderup, M. B., et al. (2013). Salivary cortisol and depression in public sector employees. Psychoneuroendocrinology, 38(7), 1121-1132.
Ouellet-Morin, I., et al. (2011). Blunted cortisol responses to stress signal social and behavioral problems. Biological Psychiatry, 70(11), 1016-1023.
Penninx, B. W., et al. (2021). Hypocortisolism and depression: The role of comorbidities. Journal of Affective Disorders, 290, 125-135.